venerdì 2 dicembre 2011

GOVERNO TECNICO...UNA POESIA

Non oltre questa giostra è il mio paese,
appeso per un perno al continente
sospeso ad avvitarsi per il resto.

Il tema delle mie corrispondenze
è un camice deposto sullo scranno,
è il languido riserbo dei compassi,
la grazia tragicomica dei conti.

Scostate dalle piazze questa mia generazione,
lasciatela montare sopra il carro dei monatti,
non conteggiate i corpi, ve ne prego! ,
piuttosto arrotondateli a una nota di bilancio.

La cedra, il cacciavite, la pillola e la madre
di questa sostanza
va fatto l'inchiostro,
delle vostre postille.