martedì 13 settembre 2011

Opinioni Musica

"I'M WITH YOU" - IL NUOVO DISCO DEI RED HOT CHILI PEPPERS


Nel recensire questo disco è innanzi tutto doveroso spendere qualche parola sulla sua particolarissima presentazione al grande pubblico. L'anteprima di "I'm with you", infatti,  è stata celebrata attraverso un concerto-evento dei PEPERONCINI svoltosi fisicamente in Germania e poi trasmesso nelle sale cinematografiche di tutto il mondo. Ma le novità non finiscono qui, perchè questo album si distingue anche per un altro debutto, a ben vedere con un'influenza ben più sostanziosa sul sound della band californiana, ovvero l'ingresso del nuovo chitarrista JOSH KLINGHOFFER, chiamato a sostituire la dipartita ( tranquilli solo artistica!) della star John Frusciante, uscito dal gruppo per la seconda volta e sempre più a suo agio nel ruolo dell'amante lunatica pronta a fare le valigie dopo ogni litigata col partner.
Veniamo dunque al disco. Come da tradizione i Red Hot ci regalano un album costituito da numerose tracce, ben 14, sebbene la lunghezza di "I'M WITH YOU" risulti comunque piuttosto irrisoria se paragonata al suo colossale quanto prolisso predecessore "STADIUM ARCADIUM", che aveva proprio nella ripetitività e nel non felice accostamento dei brani una delle sue pecche maggiori. Da questo punto di vista quindi sento di dire che c'è stato un passo avanti, o forse sarebbe meglio dire indietro, verso la qualità di CALIFORNICATION piuttosto che verso la mera quantità degli ultimi dischi. Certo il numero delle canzoni non è garanzia di qualità, ma ad un primo ascolto sembra veramente che la band, comunque IN FASE CALANTE, abbia tentato con sincero impegno di raffinare al massimo delle proprie possibilità gli arrangiamenti,  sebbene  (purtroppo!) non abbia scalfito minimamente la filosofia POP/ROCK dei suoi ultimi lavori.
La struttura delle tracce è abbastanza costante, ad ìncipit creativi, come l'inusuale canto declamatorio di "EVEN YOU BRUTUS?",  seguono nella maggior parte dei casi strofe movimentate, talvolta al limite della nevrosi come in "GOODBYE HOORAY", condite da STREPITOSE POLIRITMIE targate FLEA&SMITH, e ritornelli estremamente melodici, sicuramente adatti ad insinuarsi subdolamente nella mente di molti ascoltatori, ma altrettanto certamente poco sfiziosi per i palati, pardon per le coclee!, più esigenti...coff!coff!..tipo la mia!
Da segnalare l'arricchimento del sound mediante l'introduzione di ulteriori strumenti, come in parte già preannunciato in STADIUM ARCADIUM. Abbiamo quindi un assolo di tromba messicaneggiante in " DID I LET YOU KNOW", un brano davvero molto orecchiabile, che fa tornare alla mente la vena desertica e tipicamente basso-californiana delle vecchie CABRON e SCAR TISSUE, nonchè un FLEA in versione pianista da saloon del vecchio west in "HAPPINESS LOVES COMPANY".Gradevole anche l'apporto delle percussioni di MAURO REFOSCO, presenti praticamente in tutte le tracks e dell' Hammond di Money Mark in "LOOK AROUND".
Nel complesso un disco ben fatto, che nonostante la rinnovata composizione della band non sposta di una virgola il suo sound più recente, ma che aggiunge un'ulteriore tacca alla lunghissima carriera di una delle band comunque più importanti del globo. I fasti in cui i RED HOT CHILI PEPPERS insegnavano al resto del mondo cosa fossero il CROSS OVER ed il funk sono ormai un tenero ricordo, così come i loro capolavori, BLOOD SUGAR SEX  MAGIC e CALIFORNICATION, ormai sedimentati nella storia della musica, ma resta comunque il fascino di un gruppo dalle performance e dalla produzione generose, brullo come il deserto e romantico come l'ululato di un coyote...ammesso che ce ne siano vicino L.A.

voto  6.5

Tracklist:
  1. Monarchy of roses 
  2. Factory of faith
  3. Brendan's death song
  4. Ethiopia
  5. Annie wants a baby
  6. Look Around
  7. The adventures of rain dance Maggie
  8. Did i let you know
  9. Goodbye hooray
  10. Happiness loves company
  11. Police Station
  12. Even you Brutus?
  13. Meet me at the corner
  14. Dance, dance, dance

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