Credevo che nel petto avessi un sasso
e invece era pietra focaia.
Ho spartito con te il mio cerchio di massi
oltre il quale la distanza conferisce innocenza e salvezza
e adesso nel covo di cenere
i muscoli del fumo ci sollevano
in un salto di scintille sparse.
Siamo schegge di un fuoco spezzato,
spettacolo da festa di quartiere
fra le tante braci del cielo
che si ostinano a non ricadere
Molto carina
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